lunedì 2 ottobre 2017

Diario di marcia

Ho camminato molto
ma non so se ne ho fatta
di strada.
A lungo ho girato,
ma non so se mi sono mai convertita.
L’occhio incastrato nell’ orbita
fissa
percorsi invisibili
che il mio demone rende sensibili
L’oltre me
mi ha segata in due
senza appartenermi.
ma era ed è un “me”, 
una specie di bestemmia
banale

È ancora possibile voltare pagina

Nessun commento:

Posta un commento