mercoledì 6 settembre 2017

il mio confine


IL MIO CONFINE 
Il mio confine affonda nella sabbia delle mie parole.
mi circondano innumerevoli,
mi piovono addosso
ineludibili come i loro suoni
e del mio nome fanno un programma,
un progetto, una storia.
Io dove sono?
E' un confine scivoloso
ubriaco di desideri,
di promesse seducenti, ammaliatrici
di interviste al mio ritratto
per scardinare i suoi chiavistelli
analfabeti.
Io dove sono?
E' un confine di sopravvivenza,
la sua cantina è piena di affettuosi saluti,
laceranti addii, palpiti d'amore/non amore
piogge di vanità,
talvolta anche di sincerità.
Conti non chiusi, cedimenti.
Io dove sono?
Il mio confine viene a trovarmi
quando sono buio.
Lì incontro
la sua parola nuda come sabbia e
provvisoria rabbia.
Mi guarda stranita.
chi l' ha pronunciata?
Una notte ci sono caduta distrattamente dentro,
risucchiata col naso all'insù
dalla luna crescente di Settembre
che litigava con quella calante di Agosto.
Alla fine dell'estate
aveva un profilo amaro,
come sempre quando le parole diventano termini
Io dove sono?
"I termini hanno torto
oppure hanno ragione",
mi chiedeva.
Voleva sapere di sé!
E io che non ho mai alcuna risposta pronta
Il mio confine s'è infuriato,
per entrarvi dentro ora
si paga anticipato

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