venerdì 23 giugno 2017

Ho acquistato una domanda

Al guinzaglio di una passeggiata
iconoclasta 
ho acquistato una domanda.
Chi l'aveva formulata?
La vendevano in una busta gialla,
sigillata, giaceva lì
quasi in contumacia
o forse mi aspettava
Sbranavo l'aria
non avevo voglia
di acini di felicità
irriverenti e guardoni


Non l'avevo cercata ma
mi sorvegliava
era lei che volevo
con viscerale assenza 
di immagini
Tra le dita arrugginite
si è sgualcita: andava bene anche così
nel lievitare dei miei guasti

L'ho aperta sotto i ponti 
lì dove quasi
muore d'amore il fiume in un sospiro.
Si è sprigionato un odore
come di dono e,
vorrei non dirlo,
di pudica menzogna
con mazze acuminate di gioventù e speranza.

M'ha convinta allo sberleffo
battagliero
con la parte di me
che non ha spiegazione se non quella 
di cui mi privi 

Ho acquistato una domanda
e ho visto tutte le mie risposte
travestite da cappellaio matto 
infettarsi di piaghe
incespicare, scannarsi l'una l'altra e
ruzzolarmi  a pezzettini lungo i fianchi, 
dietro le spalle e poi nel fiume
lì dove quasi muore d'amore in un sospiro.
Non erano che primitivo folklore  

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