sabato 28 gennaio 2017

libertà


LIBERTA'
Felice, allegro
il campanello aveva suonato
Adesso bastava solo aprire la porta.
Volai di getto la casa,
mi rotolai
i letti disfatti
i pigiami per terra
il piccolino ancora
addormentato in culla
e il biberon sulla mia solita sensazione mattutina
di estraniazione, alienazione pura.
Sttt veloce, dovevo impedire
che suonasse ancora!
L'avrebbe svegliato:
era l' ultima cosa che volevo.
Lei era lì, dietro la porta
fresca e pettinata,
era arrivata:
Signora scusi il ritardo
ma sa ... con gli autobus!
Tra le mani, quasi un mazzo di fiori
in confezione regalo,
teneva
la mia libertà di quel giorno
La colf me la porse
sorridendo
e iniziò a lavorare

Nessun commento:

Posta un commento