lunedì 13 giugno 2016

COME NASCE UN RICORDO




COME NASCE UN RICORDO

Dietro i vetri del sogno
era il ricordo
a tutto asservito,
da tutto assediato.
Non poteva decidere di sé.
Messo lì a fotografare
macchinalmente.
Incapace di reagire,
incapace di fuggire.
E tu nuotavi nudo
nel presente
dell'anima mia
allagandola di te.
Ti aggrappavi al vento,
era il tuo trampolino,
e ti tuffavi nudo
dentro il mio spirito.
Furono spruzzi, onde, invasioni.
Poi giacemmo.
Immagini si costruivano:
...la nostra alcova.
Fotogrammi di ricordi
spezzarono il vetro del sogno.
Fuori il buio, la notte
a spazzare quei vetri.
E tu non c'eri più.
Poi giunse l'alba
e il ricordo fu solo



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