domenica 6 marzo 2016

MADRE

 MADRE

Ti attesi trepidando
per nove, lunghi mesi.
Come saresti stato? Mi chiedevo.
Provavo a immaginare
le fattezze del tuo volto
e non ci riuscivo.
Avvertivo i tuoi movimenti
nel mio grembo e sorridevo.
Ora sei nato, figlio dell' amore,
accanto a me riposi nella culla.
Ti prendo tra le braccia, sei tutto
roseo, indifeso, piccolino,
di tenerezza mi riempi il cuore

Fermati tempo, non volare!
Fissa quest' attimo del
mio cammino.

Bussano alla porta.
corro ad aprire:
sei tu che arrivi.
Hai la fronte aggrottata
dai pensieri.
Perché ha avuto così fretta il
tempo di passare?
Perché non si è fermato?
Ma quando ti rivedo,
come allora, di tenerezza
mi riempi il cuore!

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