mercoledì 20 gennaio 2016

VIAGGIO DI UNA LACRIMA

Ad ASHRAF FAYADH
condannato a morte in Arabia Saudita
per ragioni ideologico/politiche.



Come il canto degli antichi profeti
s’innalza immortale il canto dei poeti
denuncia la notte del mondo
il lutto e il dolore

Il suo messaggio sfida la sordità
Del luogo dove anche il silenzio tace
Dove la parola manca
Dove il tempo non scorre

Quel canto raccoglie 
Il pianto errabondo
Che di lacrima in lacrima va percorrendo
I solchi scoscesi degli spiriti affranti

Il pianto è di tutti nell’ universale dolore
Grida l’affanno interiore di fronte all’ orrore
Di una parola troncata nella gola
Di un omicidio legale che non oscura 
le sue tragiche origini in una vigliacca paura

Impolverata dal fango della ignoranza
Oltraggiata da stracci di tracotanza
La lacrima scorre lenta,
Si fa strada nella sofferenza
È la mia, è la tua, è la sua
A tutti e a nessuno appartiene

Nessuno l’ asciuga, nessuno la trattiene
E così lasciamo che cada 
antichi profeti evocando
invisibile omaggio dell’ universale dolore
ad un poeta che non tace e che muore

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